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Cattolici Genovesi




















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Difesa della Vita



 

Associazione, per la difesa della famiglia e della civiltà cristiana
37138 VERONA-via Selinunte, 11 telef.O45/6095089~cell.339/4638705
Sez. GENOVA Telef. e Fax 010/532.782

CARO amico, Da anni ormai sei bombardato da una propaganda assillante che Ti invita, in maniera perentoria ,a compiere un gesto di solidarieta donando i tuoi organi. Ma nè la stampa, nè le Istituzioni, nonostante le laute somme stanziate dalla legge n'. 91/99 per una corretta informazione, ti illustrano le modalità della sollecitata "donazione".
Il prelievo degli organi non avviene da cadavere, come Ti dicono, cioè da un corpo morto1 come comunemente lo intende qualsiasi persona di buon senso, nel quale sono venute meno tutte le funzioni vitali, ma da un CORPO VIVO nel quale il cuore batte ancora il sangue circola ed è presente la respirazione, sia pure ausiliata. Soltanto la funzione cerebrale è compromessa e non sempre in maniera definitiva come episodi di cronaca sempre più frequenti ed inquietanti rivelano (persone dichiarate morte cerebralmente, pronte per l'espianto, che improvvisa mente si risvegliano dal corna "irreversibile").
Per evitare di incappare nel codice penale è stato, infatti, elaborato il concetto di "morte cerebrale" (legge n.578/193) che permette, dopo poche ore di osservazione e in presenza dl elettroencefalogramma piatto (in realtà solo inferiore a una certa soglia!) di prelevare organi palpitanti, ben irrorati di sangue, da un soggetto in pieno possesso di tutte le altre funzioni vitali. E' stata creata una morte ad uso e consumo degli espianti/trapianti, una morte legale convenzionale1 NON REALE. Tutto ciò è affermato, tra l'altro, in un circostanziato documento ad hoc, sottoscritto da numerosi Illustri medici, scienziati, filosofi, educatori e religiosi di tutto Il mondo La legge n.9i199 ha introdotto il principio del 4'silenzio/assenso" in tema di "donazioni" di organi, stabilendo che il mancato pronunciamento pro o contro la "donazione" equivalga ad assenso, violando non pochi articoli della carta costituzionale, al fine evidente di aumentare la disponibilità di organi, sfruttando la comprensibile riluttanza ad esprimersi su un tema così delicato e di difficile comprensione. Concludiamo" ricordando che, In nessun caso, è lecito uccidere una persona, prelevandone gli organi vitali , per tentare di salvarne un'altra. Non si può accorciare la vita, anche di pochi minuti,ad un essere umano, anche se a beneficiarne è una persona gravemente malata!

Se vuoi saperne di più, se desideri avere materiale illustrativo, se vuoi imparare a difenderti, telefona o invia un fax.


IL COORDINATORE PROVINCIALE
(CARLO BARBIERI)
           


 
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