Associazione
Cattolici Genovesi




















Indice generale
del sito




Collegamenti
a siti consigliati




Home


Mail

 
 
   

 
Cultura - Scienza - Fede



 

LA RIFORMA DELLA SCUOLA


IL MODELLO DEL CENTROSINISTRA

 

La riforma Berlinguer-De Mauro era molto riferita ad un modello che si forma strada facendo, l' autorità accantonata, senso del dovere, disciplina e sacrificio non ben delineati, la scuola frazionata in cicli tutti da definire. Continuazione del modello sessantottesco dove prevalgono diritti degli studenti ma senza una vera educazione e senza un impegno di studio rigoroso. Si può rilevare tranquillamente che gli studenti negli ultimi trent'anni studiano sempre meno e sono anche più maleducati. La storia patria è sostituita dalla storia del novecento interpretata ad uso e consumo della classe al potere e l'eredità classica, fondamento del vivere civile e del vero progresso, viene sostituita da un' accozzaglia di nozioni generiche e confuse.Questo modello di scuola statalista viene poi imbrigliato da una impostazione burocratica dove la famiglia viene sostituita da organi interni alla scuola che invece di semplificare i compiti degli insegnanti amplificano a dismisura le riunioni rendendo sempre più farraginoso il funzionamento della scuola stessa. L'insegnamento diventa meno importante rispetto ai crescenti obblighi (riunioni, assemblee, incarichi vari, ecc..), di cui sono gravati gli insegnanti.


IL MODELLO LIBERALCAPITALISTA

Il modello proposto dalla Moratti concorda su una visione della storiografia ufficiale collegata alla logica di mercato. La formula "Inglese, internet, impresa" è riduttiva. Gli studenti sono formati per soddisfare più le esigenze del mercato che per le esigenze della vita; il prodotto di questa scuola saranno un uomo ed una donna efficienti sul piano del lavoro ma ancora da formare sul piano della coscienza. L'idea di un'educazione "supermercato" dove ogni studente sceglie tipo di educazione religiosa, morale e accademica minerebbe le fondamenta stesse dell'unità del popolo atomizzando una società senza coesione sociale e nazionale. Anche l'accettazione della disparità fra scuola pubblica e scuola privata é immorale perché destina i figli del popolo ad una educazione deficiente che perpetua il ciclo di povertà.


IL MODELLO CATTOLICO

La scuola deve avere un modello educativo che unisca i principi e il retaggio della Cristianità con la nostra tradizione italiana e con un intelligente approccio alla modernità. Innanzitutto più che di istruzione si deve parlare di educazione; i giovani devono essere preparati a reggere famiglie, città e stati. Alle esigenze della società attuale non va tuttavia sacrificata un'impostazione classica in cui materie come il latino, il greco, la storia e la filosofia (sganciata dall' impostazione astratta ed irrazionale data negli ultimi anni) costituiscono il cuore dell'educazione per il loro valore pedagogico e formativo. La scuola pubblica deve, insieme alla scuola privata scuola di qualità, garantire il massimo della formazione e di educazione. La scuola privata non deve essere una semplice operazione commerciale ma collaborare con una sana competizione a migliorare tutto il sistema educativo, la scuola privata ha senso se ha qualcosa da dare. Anche da un punto di vista organizzativo, modello liberale e modello statalista devono essere superati prendendo esempio dai periodi luminosi del nostro passato, dove famiglie e corpi intermedi e istituzioni erano responsabili dell'educazione e della gestione delle scuole.La gestione della scuola non deve essere ridotta al puro economicismo se vuole migliorare la società.





        


Torna all'indice