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RISORGIMENTO DA RISCRIVERE


L'autrice inizia la trattazione dell'argomento partendo da un intervento alla camera dei deputati del parlamento subalpino, dell'avv. Cesare leopoldo bixio il quale, invita"a prendere l'esempio dei contadini previdenti quando incendiano le vespe , ardono e distruggono il vespaio perche' non tornino": il deputato sta perorando la causa di un progetto di legge da lui presentato . Il nemico esterno (austria) sta combattendo contro il regno di sardegna , ma vi e' un nemico interno che si oppone ad un disegno storico dell'unificazione della penisola italiana ? Chi sono le vespe ? Chi sono gli alveari ? La risposta e' lapidaria : le vespe sono i gesuiti - gli alveari da bruciare sono "le chiese e le case dell'ordine in varie citta' . Gia' il 2 marzo 1848 nel regno di sardegna i gesuiti di origine non italiana erano stati espulsi e i beni dell'ordine incamerati dallo stato , quindi, come poteva far paura un nemico in apparenza gia' morto ? Questa introduzione serve a far capire in quale clima si viveva nel regno di sardegna dominato da un parlamento i cui maggiori rappresentanti si rifacevano all'idea liberale che si manifestava nelle segrete organizzazioni di stampo massonico. L'autrice espone nel libro tutte le operazioni e manovre che avevano come obiettivo l'abolizione di numerosi ordini religiosi. Il periodo abbraccia l'arco di tempo che va dal 1848 al 1855. Dai resoconti parlamentari si rilevano gli interventi velenosi contro il clero e le istituzioni religiose dalle motivazioni piu' disparate : "bisogna abolire gli ordini religiosi per la difesa della liberta' "..."la setta gesuitica non deve contaminare il sacro suolo " . Il deputato figini arriva ad affermare che :" l'unanime voce dei popoli colti d'europa, la voce di dio, vuole che la setta sia soppressa". Tra gli interventi piu' grotteschi vi fu quello di un deputato che affermo' :"la soppressione degli ordini avviene nell'interesse e per il bene della chiesa stessa". A nulla valsero le rimostranze di alcuni deputati dell'opposizione , molti ordini furono sciolti ed i loro beni incamerati. L'obiettivo dei liberal-massoni era non solo quello di procurare fonti di entrata allo stato ma principalmente colpire a morte la chiesa attraverso la scomparsa delle sue istituzioni che si occupavano dell'educazione dei giovani e della carita' per i poveri, in tempi in cui lo stato era quasi del tutto assente. La stampa liberal-massonica del secolo scorso puntualizza la tattica da adottare contro la chiesa : combattere gli ordini religiosi; far crollare il potere temporale ; provocare la fine di quello spirituale ; incamerare tutti i beni della chiesa come risarcimento per le enormi spese sostenute durante il processo di unificazione nazionale. La soppressione degli ordini provoco' grave danno non solo alla chiesa ma alle opere caritative ed asistenziali , nello stesso tempo, lo stato si dovette far carico di molte spese per coprire parzialmente il vuoto lasciato dalla soppressione degli ordini. Quindi tutta l'operazione si risolse nell'azione volta a cancellare una identita' cristiana consolidata nei secoli cercando di imporre una cultura liberal-massonica di cui e' tuttora impregnata la storia del risorgimento che con piu' verita' dovrebbe essere finalmente scritta.


 
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